Il cinema come pratica di formazione alle Humanities per i professionisti della cura
DOI:
https://doi.org/10.53136/97912218137464Parole chiave:
cinema, formazione, vita emotiva, professionisti della curaAbstract
Le pratiche formative che si avvalgono del cinema hanno stimolato riflessioni a livello storico-educativo, tecnologico-didattico e teoretico-pedagogico connesse ai “valori educativi fondamentali” quali la capacità di organizzare le conoscenze, imparare la condizione umana e, in definitiva, imparare a vivere, poiché il cinema riproduce il reale, ma anche lo costruisce. Per una formazione che intenda “nutrire” le competenze emotive, attraverso trame o sequenze rivolte alla crescita esistenziale, il cinema rappresenta pertanto lo strumento ideale. Il contributo declina il cinema come strumento e pratica di formazione alle Humanities per i professionisti della cura – con un focus di attenzione privilegiato al ruolo genitoriale come “fulcro” della vita emotiva del soggetto - individuandone le basi teorico-epistemologiche, le metodologie formative e fornendo riferimenti specifici alla filmografia sul tema oggetto dello studio.
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