L’intelligenza artificiale come strategia per educare al rispetto e alla responsabilità.

Il caso di LLaMAntino

Autori

  • Gabriella Calvano Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" Autore
  • Vita Barletta Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" Autore
  • Marco De Gemmis Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" Autore

DOI:

https://doi.org/10.53136/979122181616713

Parole chiave:

educazione, intelligenza artificiale, discorsi d'odio, LLaMantino

Abstract

I discorsi d’odio rappresentano una minaccia crescente per la coesione sociale e il benessere individuale. I loro effetti possono essere devastanti, soprattutto per i più giovani, incidendo negativamente sulla salute mentale e sullo sviluppo sociale. Social media e tecnologie possono esacerbare questi comportamenti, ma alcune “impronte digitali”, come le conversazioni testuali, possono essere sfruttate dai modelli di Intelligenza Artificiale e per rilevare questi comportamenti e prevenire la violenza. Dopo aver esplorato l’impatto dei discorsi d’odio sui giovani, l’articolo evidenzia quanto si sta elaborando nell’ambito del Progetto XXX, finanziato dal PNRR. Utilizzando il modello linguistico italiano della famiglia LLaMantino, i ricercatori stanno implementando uno strumento che spiega la presenza di elementi di tossicità nelle conversazioni tra adolescenti. L’obiettivo è quello di usare tale strumento anche per attivare processi educativi in virtù dei quali gli utilizzatori sono in grado di riconoscere elementi di odio nei messaggi ricevuti e, conseguentemente, a essere capaci di maggiore tolleranza e rispetto in contesti più inclusivi.

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Pubblicato

2024-12-13

Come citare

L’intelligenza artificiale come strategia per educare al rispetto e alla responsabilità.: Il caso di LLaMAntino. (2024). Medical Humanities & Medicina Narrativa - MHMN, 9(2), 215-227. https://doi.org/10.53136/979122181616713