Femminismo, pacifismo e pedagogia della differenza

Autori

  • Simonetta Ulivieri Università degli Studi di Firenze Autore

DOI:

https://doi.org/10.53136/97912218007222

Parole chiave:

Femminismo, pacifismo, educazione, pedagogia della differenza

Abstract

L'attuale femminismo globale costituisce un discorso complesso sui rapporti di oppressione, che collega la violenza specifica dei rapporti di genere al tema della crisi dell'ordine globale. Il femminismo in connessione al pacifismo ha la capacità di stigmatizzare e disvelare come le contrapposizioni belliche siano funzionali al mantenimento dello status quo, ovvero a preservare istituzioni e gerarchie che visto lo stato di guerra vengono accettate come sono e non messe in discussione; in primo luogo le norme patriarcali che da sempre costituiscono nelle società i poteri dominanti. La guerra garantisce il "blocco delle identità", ovvero nei momenti in cui si scatenano la violenza e la morte, tutti, e in primis le donne, debbono tacere e ubbidire. Nel momento in cui il conflitto è in atto non si può esercitare una lettura critica della realtà, non si può mostrare il dissenso, ma ogni diversità, di genere, etnica, culturale deve essere negata. Il femminismo può mostrare questa emersione dell'autorità patriarcale e può servire a disvelare le gerarchizzazioni in atto.

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Pubblicato

2022-06-30

Come citare

Femminismo, pacifismo e pedagogia della differenza. (2022). Medical Humanities & Medicina Narrativa - MHMN, 5(1), 19-34. https://doi.org/10.53136/97912218007222