Vite precarie di donne e percorsi di accoglienza e integrazione attraverso la “parola femminile”

Autori

  • Stefania Maddalena Università degli Studi di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Autore

DOI:

https://doi.org/10.53136/979122180072211

Parole chiave:

Autobiografia, identità, integrazione, cura di sè

Abstract

L’autobiografia offre la possibilità di riflettere sui pro- pri percorsi di vita e di attribuire loro un senso nuovo, riconoscendo e talvolta ricreando la propria identità. A partire dall’intreccio tra le narrazioni di donne provenienti da culture diverse, il presente contributo si propone di mostrare l’importanza del metodo autobiografico come efficace dispositivo di riconoscimento identitario e come strumento di resilienza e cura di sé, soprattutto se rivolto a persone che si trovano in una condizione di particolare fragilità emotiva e di precarietà esistenziale.

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Pubblicato

2022-06-30

Come citare

Vite precarie di donne e percorsi di accoglienza e integrazione attraverso la “parola femminile”. (2022). Medical Humanities & Medicina Narrativa - MHMN, 5(1), 159-177. https://doi.org/10.53136/979122180072211