Arte, cultural wellbeing e medical education

Abstract

Nell’attuale situazione italiana, il sapere medico, eccessivamente operante secondo una logica strumentale e tecnicistica, può avvalersi del contributo della pedagogia per approcciarsi sempre più realisticamente e criticamente ai contesti e alle situazioni della cura clinica, recuperando la propria matrice di sapere “umanizzante”. Senza dire che le condizioni esistenziali dei pazienti richiedono importanti e cruciali attenzioni di tipo pedagogico-educativo. Ciò comporta un ripensamento della formazione delle future generazioni di medici, infermieri, sanitari, professionisti della cura, ecc., così come di quella degli operatori in servizio. A partire da tale prospettiva, il contributo intende esplorare la possibilità di un dialogo reciprocamente generativo tra pedagogia e medicina mediante il ruolo delle arti e del cultural heritage quali dispositivi efficaci nel promuovere il benessere delle persone e aumentare le capacità relazionali e ermeneutico-comunicative degli operatori sanitari, nell’ottica anche della promozione di un nuovo welfare culturale.